A novembre, stabile rispetto a ottobre
ROMA – I prezzi del cosiddetto carrello della spesa con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano a novembre una crescita più che doppia rispetto all’inflazione, lo 0,5%, nei dati Istat. L’incremento è stabile rispetto a ottobre. In particolare, i prezzi dei beni alimentari freschi salgono dell’1% sul mese e +1,1% sull’anno (come il mese precedente): i prezzi dei vegetali freschi rallentano la loro crescita da +4% a +1,2% (+1,2% sul mese), mentre i prezzi della frutta fresca registrano un’inversione di tendenza da -1% a +1,1% (+3,9% sul mese).
Federconsumatori, rincari di 64 euro a famiglia
L’Istat registra, a novembre, una frenata del tasso di inflazione, che si attesta al +0,2% e comporta per le famiglie un aumento generalizzato dei costi di +64,50 Euro annui, secondo le stime di Federconsumatori. La diminuzione rispetto alla stima iniziale (+0,4%) è motivata, riporta l’Istituto di Statistica, dall’ampliamento del periodo di promozioni legato al Black Friday, che ha determinato “diversi effetti”. Il rallentamento della crescita dei prezzi non interessa, però, i prodotti alimentari: un andamento che allarma, non solo perché sono beni di prima necessità, ma anche perché si tratta dei prodotti che rimangono in cima alle preferenze degli italiani in tema di regali e consumi di Natale. “Alla luce di tali dinamiche rimane prioritario e fondamentale – per Federconsumatori – sostenere i redditi delle famiglie, affinché si possa determinare un necessario rilancio della domanda interna”. Per questo, l’associazione dei consumatori chiede “una rimodulazione delle aliquote IVA, per fare in modo che la tassazione non pesi in maniera eccessiva su alcuni beni di prima necessità che invece vengono considerati beni di lusso” tassati al 22%”.