Per lavare e disinfettare ogni confezione di insalata in busta di 100 grammi, si utilizzano in media 2,4/2,5 litri di acqua: molto meno di quello che si utilizza, in casa propria.
Il 66% degli italiani effettua 3 o più lavaggi per ogni cespo di insalata. Solo il 5% della popolazione si limita ad un solo lavaggio. Se si calcola che un lavello da cucina medio ha una capacità di oltre 20 litri d’acqua, è facile capire quanta acqua venga sprecata ogni giorno dalle famiglie italiane.
COME LAVARE INSALATA N CASA
“” Come si lava l’insalata della quale siamo grandi consumatori? L’Istituto zooprofilattico delle Venezie, con una ricerca compiuta su un campione di 300 famiglie, ha scoperto che il 18 per cento dei consumatori non lava né verdure né frutta. È un grave errore, anche perché lavare l’insalata, come scoprite leggendo questi 5 consigli, è davvero molto semplice.
Acqua tiepida. La temperatura dell’acqua dove sciacquare le foglie dell’insalata, una volta tagliata, deve essere tiepida. Usate una bacinella e aggiungete un paio di cucchiaini di bicarbonato. È più efficace dell’aceto e ha il vantaggio di essere insapore: infatti è un ottimo prodotto naturale per pulire il frigorifero.
Il tempo dell’ammollo. L’insalata va tenuta in ammollo per non più di 15-20 minuti. Poi strofinate con la mano, e sciacquate bene. Rimuovete foglie scure o appassite.
Non usate cloro. È una soluzione eccessiva, immotivata e inutilmente costosa. Uno spreco. Inoltre, il cloro modifica il sapore dell’insalata.
Lavate solo prima di mangiare. L’insalata va lavata al momento di mangiarla: in frigorifero, infatti, non si conserva bene se è stata lavata.
Per asciugarla. Per asciugare con efficacia, utilizzate lo scolapasta oppure la carta da cucina. Bastano pochi minuti e l’insalata sarà pronta per essere condita e servita a tavola.””
Se la gestione del cosiddetto “oro blu” non migliorerà, già tra 15 anni il mondo dovrà far fronte a un calo del 40 per cento della disponibilità di acqua. Ma noi, attenti a non consumarne troppa quando facciamo la doccia o laviamo i denti, sappiamo davvero quanta acqua usiamo per cucinare o lavare insalate o frutta?
C’è un traguardo da conquistare, entro il 2025, ed è lo “Zero – Loss”, che si basa su 7 sfide: controllare il consumo di energia, preservare le risorse idriche, evitare sprechi, coltivare responsabilmente, creare packaging sostenibili, gestire il flusso di trasporti con alternative al trasporto su strada, implementare una policy di acquisto responsabile.
Anche con un acquisto, consapevole, si può dare il proprio, concreto contributo, per garantire la sostenibilità delle risorse!
Acqua, risorsa preziosa. Che consumiamo, senza accorgercene, in molti modi diversi durante la giornata, cucina inclusa.
Redazione: Italy Info Food (By Be-Trade Srls)