Nel secondo trimestre, i giudizi delle imprese sulla situazione economica generale restano complessivamente sfavorevoli. L’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d’Italia registra “un generale deterioramento delle valutazioni nell’industria in senso stretto, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni”. Si sono indebolite le attese sulla domanda, anche estera, nei prossimi mesi. Nonostante le condizioni per investire siano ritenute “sfavorevoli”, le aziende prefigurano un’espansione degli investimenti nel 2023 e le prospettive dell’occupazione a 3 mesi rimangono positive. Così sul Sole24ore.it
Fra i diversi settori, le prospettive occupazionali risultano più favorevoli per le aziende con almeno mille addetti e per quelle localizzate al centro, nel comparto dei servizi e delle costruzioni. Le aspettative sulle proprie condizioni operative per i prossimi tre mesi sono peggiorate per le aziende nell’industria in senso stretto, a fronte di attese in miglioramento nei servizi e nelle costruzioni.
Le attese sull’inflazione al consumo si sono ridotte su tutti gli orizzonti temporali, attestandosi al 5,8% sui 12 mesi e al 5,0 e 4,5% sugli orizzonti rispettivamente a 2 anni e tra 3 e 5 anni, secondo L’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d’Italia.